Fotovoltaico: incentivi e risparmio alla luce del sole
“Oltre duemila euro all’anno di risparmio grazie al fotovoltaico” queste le stime dell’Enea sui benefici nell’installazione di pannelli solari sul tetto delle proprie abitazioni. Una volta stabilito che l'ideale sono gli impianti a casa per avere il massimo dei benefici in termini ambientali e di risparmio, ecco i termini economici di una installazione. Secondo i calcoli degli esperti dell'Enea, un impianto fotovoltaico, parzialmente integrato sul tetto della propria abitazione, ha un costo medio di 7.000 euro a kWatt installato, il che vuol dire che, per un impianto di 3 kW occorre investire 21.000 euro.
L'ingombro di un impianto di questo tipo e' circa 30 metri quadrati. La capacita' produttiva di un impianto fotovoltaico varia a seconda delle zone di installazione. A Roma un impianto fotovoltaico di 3 kW e' in grado di produrre 3900 kW/h all'anno. In questo caso verra' applicata una tariffa incentivante di 0.44 euro per ogni kWh prodotto. A fine anno avra' ricavato dalla vendita dell'energia prodotta 1.716 euro ai quali andranno aggiunti 780 euro di risparmio in bolletta per lo scambio sul posto. In totale, quindi, il risparmio economico annuale sara' di 2.496 euro all'anno.
Considerando il costo di investimento (21.000 euro), per ammortizzare la spesa occorreranno 8,4 anni. Da quel momento in poi e per altri 12,6 anni tutta la produzione di energia si tramutera' in guadagno. Considerando altri interventi sull' edificio, che consentano un risparmio energetico o l'utilizzo di contributi da parte di Enti locali, laddove ci sono, il tempo di ammortamento puo' arrivare a ridursi anche a poco piu' di 6 anni e mezzo.
Il solare a specchi
Incentivi in vista anche per il solare termodinamico a concentrazione, queste le indiscrezioni che attribuiscono al ministero dell'Ambiente l'annunciata bozza di decreto interministeriale relativa alla creazione di un conto energia per il sistema di specchi. Il provvedimento prende spunto dall'esperienza spagnola dove sono stati realizzati, proprio in Andalusia, impianti termodinamici che catturano energia solare, scaldano un fluido termovettore che assorbe il calore e confluisce attraverso un sistema di condutture in serbatoi di stoccaggio.
I serbatoi rappresentano il sistema di accumulo termico che permette di stivare il gas riscaldato ad alta temperatura. La bozza di decreto prevede incentivi pari a 20-25 centesimi a Kwh per 25 anni, in seguito ai quali verra' istituita una tariffa garantita a 21 centesimi a Kwh fino a fine vita dell' impianto, intorno ai 30-35 anni totali.
Se l'iter del provvedimento sara' veloce gli incentivi potrebbero essere a disposizione gia' dal 2008. Un grande vantaggio di questa tecnologia e' rappresentato dal fatto che la presenza dell' accumulo permette l'erogazione di energia termica su richiesta, indipendentemente dall'ora e dal tempo. La tecnologia e' fortemente modulare e puo' soddisfare esigenze diverse: puo' essere utilizzata sia in impianti di taglia elevata (dell'ordine dei 1.000 MWe), connessi con la rete elettrica, sia in impianti piu' piccoli (di pochi MWe) per comunita' isolate. La Calabria, il Molise, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna, le regioni piu' adatte per motivi climatici, hanno mostrato interesse a impianti di questo tipo. Bastano tre anni per realizzarli, durano dai 25 ai 30 anni e lo smantellamento e', al contrario degli impianti nucleari, veloce e poco costoso.